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Dopo il
Consiglio Nazionale Le ragioni di una proposta Il
Consiglio nazionale del Pri ha ritrovato la necessaria coesione con la
richiesta dell’amico Valbonesi di ritiro delle dimissioni del coordinatore
nazionale, Corrado Saponaro, richiesta sostenuta in modo unanime dai
presenti. Dal dibattito sviluppato, si è purtroppo preso atto che la
costituente libral-democratica non è realizzabile, causa le divaricazioni
profonde fra le varie anime che vi fanno riferimento, sul diverso modo di
intendere il ruolo politico che una tale costituente dovrebbe svolgere. Il Pri
ha sostenuto Renzi in alcuni provvedimenti di governo, come il job acts e gli
ottanta euro, ritenendoli utili ad una maggiore competitività dell’impresa
italiana, come propulsivi per i consumi nazionali. Visti i risultati del pil
italiano del secondo trimestre 2016 e i dati sull’occupazione nel suo
complesso ed in particolare quella giovanile, siamo stati costretti a
constatare che tali misure non hanno prodotto quanto ci si aspettava.
L’Italia, nonostante il prolungamento del quantitative easing prorogato nei
termini dalla Bce a marzo 2017, a non crescere quanto gli altri paesi, Ancora
recentemente, Mario Draghi ha ricordato che per favorire la crescita.
L’Italia non deve aumentare un debito che ha già superato i 2200 miliardi. Il
problema resta dunque quello di una seria spending review, così come di una
riforma costituzionale seria, accompagnate da una politica per gli
investimenti insieme alla determinazione necessaria per rendere efficiente la
burocrazia del paese, che significa ridurne le competenze, se non l’organico.
I repubblicani ritengono che politiche di mance a giovani o a pensionati,
altro risultato non avrebbero se non di peggiorare la situazione complessiva
del paese. Dal 1996 ad oggi, la crescita italiana è di gran lunga inferiore a
quella dei paesi dell’Ocse e a quella degli altri paesi europei. Eppure
sembra che le principali forze politiche non se ne accorgano. Per questo il
Pri presenterà al governo, prima dell’approvazione della legge di stabilità,
una proposta utile e concreta volta ad invertire questa tendenza negativa
dell’andamento dell’economia italiana. Roma, 12
settembre 2016 |
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